Mazara del Vallo, centro diocesano “Operatori di pace” e la Comunità “Sant’Egidio”

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Il centro diocesano “Operatori di pace” e la Comunità “Sant’Egidio” insieme per una giornata di riflessione e di intenti sulla pace. Sono organizzati per lunedì 27 novembre nell’aula magna al Seminario vescovile di Mazara del Vallo i due momenti di riflessione che coinvolgeranno i giovani (di mattina) e gli amministratori locali (di pomeriggio). Si inizierà alle ore 10 con “L’audacia della pace”: porterà i saluti il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella e relazioneranno don Leo Di Simone del centro “Operatori di pace” ed Emiliano Abramo di “Sant’Egidio”. Porterà la sua testimonianza il giornalista Karamo Ceesay. Modera Rosa Alba Montoleone. L’incontro con i sindaci (“Le città chiedono pace”) è, invece, previsto alle ore 17 e sarà moderato da Antonio Ingoglia dell’Università di Palermo. «I due incontri vogliono essere uno scambio di propositi operativi per il nostro territorio di cui anche i cristiani vogliono rendersi parte attiva, insieme a donne e uomini di buona volontà, indipendentemente da ideologie politiche o convinzioni religiose – ha scritto nella lettera di invito il Vescovo – bisogna abbattere tutte le barriere culturali che impediscono l’accesso al dono supremo della pace, creando una cultura capace di superare i conflitti con la ragionevolezza dell’intelligenza e con i valori delle fedi religiose».

A GIBELLINA ARRIVANO LE SUORE DI GESÙ E MARIA: A FIANCO DI CHI SOFFRE
Sono arrivate con la sem­plicità che le contraddi­stingue. Semplici nel fare, nel donarsi, sempre col sorriso met­tendosi a fianco di chi soffre, di chi ha bisogno. Sono le Suore di Gesù e Maria, la piccola comunità nata nell’aprile del 1999 da un’intui­zione spirituale di padre Volantino Verde, che è approdata nella Diocesi di Mazara del Vallo. grazie al Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Suor Teresa e suor Letizia vivono già a Gi­bellina dove si sono integrate con la comunità di fedeli. «Quello che vo­gliamo riproporre ai nostri tempi, per quanto possibile, è uno stile di vita evangelico che fosse simile a quello dei primi carmelitani, contemplativi, e particolarmente simile a quello dei primi francescani, itineranti e po­veri», spiegano le due suore. La loro comunità è molto giovane: è stata ap­provata in modo definitivo come Isti­tuto diocesano a Noto il 31 maggio 2019 dall’allora Vescovo monsignor Antonio Staglianò. Oggi la comunità, oltre a essere presente in Italia nelle Diocesi di Noto, Mazara del Vallo, Cremona e Ozieri, è presente anche al­l’estero, in Brasile, Messico e Usa. «Il nostro carisma, oltre la preghiera, è andare per le strade, in semplicità, po­vertà e professionalità per portare le persone ai sacramenti, specialmente alla Confessione e alla Comunione», raccontano ancora le due religiose. A Gibellina sono arrivate accompagnate dalla Madre generale suor Veronica. E i fedeli di Gibellina, fin da subito, hanno riservato loro un’accoglienza calorosa insieme al loro ex parroco don Marco Laudicina. «Abbiamo cominciato a girare per le strade di Gi­bellina al fine di conoscere le varie realtà e le famiglie. A quest’ultime ab­biamo proposto di pregare assieme a noi il santo Rosario meditato e can­tato secondo il nostro carisma. Un Ro­sario innovativo che diverse famiglie hanno accolto, decidendo di aderire ai nostri gruppi di preghiera mariana adp-vv (alleati dei piccoli volantini verdi) sparsi per tutto il mondo: Bra­sile, Messico, Usa, Portogallo, Fran­cia, Italia, Cina e Giappone», continuano le due suore. Ma il loro servizio va oltre. In parrocchia fanno parte del consiglio pastorale e sono già in attività nel servizio di catechesi ai bambini, di animazione all’Azione Cattolica; partecipano pure al coro e collaborano coi ministri straordinari della Comunione.

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